Forse vorrai sentire, straniero,
che sarete distanti, sarete divisi.
Che questi ponti vibranti, esposti
Ai tifoni meridionali, saranno
Inabissati sotto il peso delle petroliere
Riemersi appena nei rimorsi di una puntata
Errata alla Valle Felice?
Brancolerete nei Nuovi Territori, stranieri,
sarete nudi, come tartarughe sgusciate
senza carapace sarete capaci
di riconoscervi ancora negli specchi
angusti dei cessi pubblici
nei piedi quadrati delle case bare,
case basse, gabbie
col rossetto sbaffato
nello sfavillio prevedibile delle Luci della Festa.
Non sarà il tetro quattro a esservi
Fatale, non vi rincorreranno fantasmi
Affamati per le salite assistite
Dei Livelli di Mezzo.
Avrai anche tu la tua Signora dell’Oro liquido
Cinquantamila bottiglie da custodire
Dieci per ogni anno di Civiltà
Per consumarle
Non basterà rendere incenso milioni,
nel conio scambiato alla borsa dell’Inferno
Né il Porto Fragrante che si declina
solo al futuro.
Gli uomini fanno i loro calcoli
Ma il Destino ha il suo Grande Abaco.