Dalla sacca di mia madre
Nel chilometro primo
Parto.
Ingenerato per muovere
E far accadere le cose.
Non mi uccise
La pietra che mi doppiarono al petto
Cui devo questa cifosi
Che mi fa propendere in avanti
Propendere per.
La privazione del sonno
È Arte e Scienza
Arte e Scienza
TUTTO è arte, poi scienza
Non esistono scorciatoie
Eppure sono qui in missione
Per conto del me adolescente
A prendermi le lingue che gli mancarono
Tutti i successi immeritati.
Le uniche cose vere
Risalgono a quando
Non sapevo
Di cosa stessi parlando.
Seguimi sul piano cartesiano
Mentre respiro più lento
Concentrandomi sul qui e ora
Prima del sushi home delivery,
un’ultima mezz’ora.