Pingelap è una piccola cruna di terra
Nella Micronesia più remota
Non ha cammelli che vi passino attraverso
Come da tradizione
Ma sabbie lucenti
Acque turchesi
Atolli di coralli cremisi la doppiano
Cappi lussuosi.
Yanto ha calli spessi nelle mani e piedi piccoli
Che mai conobbero il refrigerio di una tomaia.
Abita Pingelap da nove anni
È da allora che gli raccontano esista tutto un mondo
là fuori
Anche oltre l’atollo di Bikini
Dove stanno gli esseri umani più vicini
600 miglia nautiche d’acqua salata più in là.
Se lo interroghi al riguardo, Yanto
Aggrotta la fronte, appare scettico.
Quello che sa, è che il giorno è per dormire
Un’amaca dentro una baracca
Alle finestre fogli colorati
Tinte primarie.
La notte di Pingelap è un arco cromato di stelle
disegnato per le faccende del mondo:
salti col compasso tra rocce levigate
e poi via, a bere il succo dai cocchi
inseguire pesci che i nomi mascherano
per coglierti in fallo:
Farfalla, angelo, foglia, pappagallo.
Yanto ha la pelle color del mango maturo
Capelli scuri, come il tronco dell’albero del pane
e occhi azzurri da far tremare gli squali martello
sul reef
ma lui non lo sa.
Sono 250, su questa cruna di terra
Tutti tengono le palpebre strette, quando luce irradia
Da quel tifone del 1775,
quindic’anni prima che questa baia
fosse poi scoperta
da chi ancora l’ignorava.
Uno dei venti superstiti sull’isola
Portava un guasto alla vista
Un gene malridotto
Difetto minore, cromosoma numero otto.
Ne discese una stirpe di daltonici totali:
gente che
da sempre
vede il mondo in una scala di grigi
come un Grundig del ’65
O alcuni animali
E per il magno gaudio di certi psicologi sodali.
Yanto ricorda ogni suo sogno
E distingue le mante dai marlin più rari
Per la luce lunare rifratta sui mari
“A che mi servono i vostri colori vari”
Scrolla le spalle sereno, zompando da una papaya
Planando sul viale
“Ho forme e contrasti per muovere
La luce è superflua
Distrae dalle ombre
dall’essenziale”.
Un salto ancora, e poi scompare.
Pingelap è una piccola cruna di terra
Nella Micronesia più remota
Non ha cammelli che vi passino attraverso
Ma sabbie bianche
Acque grigie
Atolli di coralli la doppiano
Neri.